Sei cappelli per pensare
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I sei cappelli per pensare
Edward De Bono
Il metodo dei sei cappelli per pensare è estremamente semplice, ma ha la forza della semplicità.
In occasione del lancio della traduzione giapponese del mio libro Six Thinking Hats venne organizzata una colazione di lavoro a Tokyo, a cui parteciparono gli amministratori delegati di alcune tra le più famose società giapponesi, compreso il signor Hisashi Shinto, amministratore delegato della Ntt (Nippon Telephone and Telegraph). Egli era stato appena scelto come l'uomo d'affari dell'anno per essere riuscito nell'impresa di privatizzare questa gigantesca organizzazione. A quell'epoca la Ntt aveva 350.000 dipendenti e la sua valutazione in Borsa era superiore alla somma delle valutazioni delle cinque maggiori aziende statunitensi. Al signor Shinto piacque l'idea dei sei cappelli e chiese ai suoi dirigenti di leggere il libro. Lo incontrai nuovamente sei mesi più tardi ed egli mi disse che questo metodo aveva avuto un notevole effetto sui suoi dirigenti, che erano divenuti più creativi e costruttivi. Mi invitò a tenere una conferenza a cui assistettero tutti i consiglieri d'amministrazione e i massimi dirigenti della Ntt.
Nel 1990, la Ibm adottò il metodo dei sei cappelli per pensare nel suo programma di formazione destinato ai 90.000 dirigenti sparsi nel mondo. Questo metodo è largamente utilizzato da Du Pont, Prudential e da molte altre grandi aziende. Viene adottato per la sua praticità e perché apporta dei vantaggi concreti. Questo metodo è descritto a fondo in Six Thinking Hats (in italiano Sei cappelli per pensare); sono anche disponibili istruzioni sul modo di addestrare le persone ad applicare questo metodo. Per amore di completezza, qui di seguito espongo un riassunto semplificato di questo metodo.
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