Sviluppo Personale & Professionale

Idee, riflessioni, possibili strumenti per accrescere la consapevolezza di sè

1
Featured

Le qualità di un leader

Creato Giovedì, 22 Aprile 2010 14:03 Data pubblicazione Visite: 7988

Categoria principale: Tematiche di Sviluppo

Sulla leadership, come tutti voi già sapete è stata scritta e pubblicata una mole immensa di materiale. Noi abbiamo scelto uno tra i tanti perchè ci è sembrato che, se da un lato è un elenco esagerato di caratteristiche personali (tanto da farci pensare che non esistono veramente dei leader), dall'altro evita eccessive semplificazioni e ci spinge a ragionare su molti aspetti del nostro essere persone.

Naturalmente non si tratta di una "ricetta per il successo". Come sempre è uno stimolo di riflessione e confronto.

Buona lettura!

Quanto segue è liberamente tratto da “Le 21 qualità indispensabili di un leader” di J.C.Maxwell – Fazi Editore srl, Roma 2002. 


Il Carattere

Il modo in cui un leader affronta le circostanze della vita fa comprendere molti aspetti del suo carattere. Non necessariamente le crisi contribuiscono a formare il carattere, ma certamente lo rivelano. Le avversità sono un crocevia che pone la persona di fronte a due possibilità: quella del carattere o quella del compromesso. Ogni volta che sceglie il carattere diventa più forte, anche quando la scelta comporta conseguenze negative. Non è possibile separare il carattere di un leader dalle sue azioni. Coltivate la coerenza tra ciò che dite e ciò che fate. Il talento è un dono, il carattere una scelta. Ogni volta che nella vita quotidiana operiamo delle scelte, forgiamo il nostro carattere.

“Se credi di essere alla guida di qualcuno e nessuno ti sta seguendo allora stai solo facendo una passeggiata”.

La vera leadership coinvolge sempre gli altri. I leader non possono crescere oltre i limiti del proprio carattere.


Il Carisma

Il carisma non è qualcosa di mistico, indefinibile, una qualità che si possiede dalla nascita o non si possiede affatto. Il carisma è la capacità di attirare gli altri. E, come altri aspetti del carattere può essere sviluppato. Come?

Amare la vita. I leader che amano la vita sono molto amati. Nutrite la passione per la vita. Una delle cose migliori che potete fare per gli altri e che li induce a seguirvi, è di aspettarvi il massimo da loro. Aiuta gli altri ad avere maggiore consapevolezza di se stessi e, allo stesso tempo, aiuta anche voi.

Infondere speranza. Se riuscite ad infondere questo dono agli altri, riuscirete ad attrarli e vi saranno grati per sempre. Quando siete alla guida di altre persone, date qualcosa di voi stessi. Condividete conoscenze, risorse. Pensare agli altri prima che a se stessi. Gli ostacoli principali: orgoglio, insicurezza, volubilità, perfezionismo, cinismo. Se riuscirete a tenervi alla larga da questi aspetti potrete coltivare il carisma.


L’Impegno

Ha un significato diverso per ogni persona. Per il pugile significa alzarsi dal tappeto una volta in più rispetto ai KO subiti. Per il maratoneta significa percorrere altri 15 Km quando non ne hai più la forza. Per il soldato significa salire sulla collina ignorando cosa troverà dall’altra parte. Per il missionario significa dire addio al proprio benessere per rendere migliorala vita degli altri. Per il leader è tutto questo e a volte anche di più, perché ogni persona sotto la sua guida dipende da lui. Crederanno in voi solo se voi crederete nella vostra causa. La gente investe prima nel leader poi nella sua “visione”.

Michael Jordan: “il cuore è ciò che distingue il buono dal magnifico”. Se in qualità di leader volete rendere diversa la vita degli altri, guardate nel vostro cuore per capire se siete davvero impegnati. L’unica vera unità di misura dell’impegno è l’azione. In fatto di impegno ci sono 4 categorie di persone: ignavi, ovvero coloro che non hanno obiettivi e non si impegnano; esitanti, ovvero coloro che non sanno se riusciranno a raggiungere i propri obiettivi e quindi temono di impegnarsi; rinunciatari, ovvero persone che intraprendono il percorso verso un obiettivo ma lasciano perdere quando il gioco si fa duro; decisi, cioè coloro che definiscono gli obiettivi, si impegnano e pagano il prezzo per raggiungerli.


La Comunicazione

Quattro “verità” basilari

  1. Semplificare il messaggio. Il come lo dite. La parola d’ordine è semplicità.
  2. Concentrate l’attenzione sulle persone con cui state comunicando: qual è il mio pubblico, quali le sue richieste, cosa deve essere realizzato e quanto tempo ho a disposizione.
  3. Credere in ciò che si dice. Mettere in pratica ciò che si dice. In una parola: credibilità.
  4. Ogni volta che parlate offrite qualcosa da ascoltare, da ricordare e da realizzare. Non limitatevi a riversare informazioni.

La Competenza

Le persone competenti non sono presenti solo fisicamente in modo costante; sono pronti a giocare la partita ogni giorno, quali che siano i loro sentimenti, le circostanze cui devono far fronte o le prevedibili difficoltà. Chi sa come fare le cose avrà sempre un lavoro, ma che sa perché sarà sempre il capo. Continuate a migliorare. Operare ad un livello di eccellenza è sempre una scelta, un atto di volontà. In qualità di leader noi ci aspettiamo che le persone portino a termine il loro compito quando glielo chiediamo. Da noi, come leader, si aspettano questo e molto di più. Non c’è limite al meglio. Affrontate anche l’impossibile, date il massimo e una volta raggiunto il massimo andate oltre: superate le aspettative. Ispirate e stimolate le persone ad emularvi.


Il Coraggio

Avere coraggio non significa essere senza paura, ma fare ciò di cui si ha paura. Significa prendersi il potere di abbandonare il conosciuto per inoltrarsi in nuovi territori. Il coraggio si rivela affrontando e risolvendo i problemi non smussandoli. Il vostro impegno a sviluppare le potenzialità deve essere più grande del vostro desiderio di accontentare gli altri. Il coraggio nella leadership incoraggia all’impegno chi vi segue. Tacito, storico romano: “Il desiderio di sicurezza si oppone a qualunque impresa grande e nobile”. Per migliorare il vostro coraggio: assumetevi la responsabilità delle vostre azioni; parlate con quella persona con cui fate fatica a confrontarvi (parente, amico, superiore, ecc.).


Il Discernimento

Scoprire ciò che è realmente importante e, andare dritto al cuore del problema: si basa sia sull’intuizione che sul pensiero razionale. Individuate le questioni essenziali, incrementate la capacità di risolvere problemi, cominciando ad operare sul terreno che vi è più congeniale; valutate le vostre possibilità di ottenere risultati migliori; imparate dall’esperienza, utilizzate ed integratela con l’istinto. Ricordate delle volte in cui il vostro istinto vi ha parlato (indipendentemente dal fatto che gli abbiate dato ascolto oppure no) e chiedetevi quali aspetti in comune avevano quelle circostanze. Cercate un modello che vi aiuti nell’identificare la vostra abilità intuitiva.


La Focalizzazione

Imparare a definire le priorità e rimanere concentrati su di essere fino a che non ha portato a compimento gli obiettivi. Per migliorare cominciate a focalizzare il 70% dell’attenzione su ciò che fate bene piuttosto che su ciò che sbagliate. Focalizzatevi sulle vostre forze e sviluppatele. Il 25% focalizzatelo su nuove attività: se volete progredire dovete continuare a cambiare e migliorare, vale a dire muoversi in nuove aree. La differenza è informazione che crea una differenza. Si apprende per differenza. Il restante 5% focalizzatelo sulle aree di debolezza. Se le avrete individuate, la soluzione possibile è la delega a chi sa fare quella determinata cosa meglio di voi.


La Generosità

E’ difficile essere generosi quando non si è soddisfatti di ciò che si ha. Siate grati per ciò che avete. Se non siete contenti con poco, non lo sarete nemmeno con molto. E se non siete generosi con poco, non cambierete se all’improvviso diventate ricchi. Mettete la persone al primo posto. Il metro di misura di un leader non è dato dal numero di persone al suo servizio, ma dal numero di persone al cui servizio si pone. Non permettete che il desiderio di beni materiali abbia il controllo su di voi. Considerate il denaro come una risorsa non come un fine. L’unico modo per conservare un atteggiamento di generosità è quello di abituarsi a dare: tempo, attenzione, denaro e risorse.


L’Iniziativa

Per cambiare il corso degli eventi un leader deve possedere almeno quattro qualità:

  1. Sapere ciò che vuole. E’ l’unico modo per riconoscere le opportunità quando si presentano.
  2. Spronare se stessi all’azione. E’ propria responsabilità lo spingersi oltre il proprio benessere e farne una regola di comportamento.
  3. Assumersi maggiori rischi. J.F.K.: ”Ogni azione comporta rischi e costi, ma a lungo andare il oro numero è di gran lunga inferiore rispetto ai rischi e ai costi di una comoda inerzia”.
  4. Commettere un maggior numero di errori. Maggiori sono le potenzialità, maggiore è la possibilità di fallire. Questo non deve essere un freno all’azione, ma un opportunità per apprendere.

Se mancate di iniziativa, prendete atto che il problema viene dall’interno, da voi stessi e non dagli altri. Non sarete in grado di avanzare nel mondo esterno se non riuscite ad avanzare nel mondo interiore.


L’Ascolto

I leader toccano il cuore prima di chiedere una mano. Ma prima che un leader possa toccare il cuore di una persona deve saper cosa contiene, e lo fa ascoltando. Se avete l’abitudine di ascoltare solo i fatti e non la persona che li esprime, cambiate tattica e ascoltate veramente. Non dovete, come leader, basare le vostre azioni su ciò che fa l’altro, ma, nei limiti del possibile, dovreste ascoltare e imparare per migliorare voi stessi. E procuratevi una guida: nessun leader è così esperto da non aver bisogno di una guida. Se non avete già un “mentore” procuratevene uno; se non potete avere qualcuno che vi aiuti di persona, chiedete aiuto ai libri. L’importante è cominciare.


La Passione

E’ il primo passo verso l’affermazione. I vostri desideri determinano il vostro destino. Un desiderio modesto produce risultati modesti. La passione accresce la forza di volontà. E’ il suo combustibile. Se seguite la vostra passione, e non l’intuito altrui, diventerete persone più impegnate e produttive, e ciò aumenterà la capacità di influire sugli altri. Un leader con una grande passione e poche capacità ha sempre la meglio su un leader dalle grandi capacità ma privo di passione. La passione è contagiosa: passate un po’ di tempo con chi è in grado di infettarvi.


L’Atteggiamento positivo

L’individuo medio aspetta che siano gli altri a motivarlo. E’ convinto che il suo modo di pensare sia determinato dalle circostanze. Il vostro atteggiamento è una scelta, quali che siano gli eventi passati. Il vostro atteggiamento influenza il modo in cui agite. La legge del magnetismo: siete chi attraete. Non aspettatevi ottimismo dagli altri se voi siete pessimisti. Se avete già un atteggiamento positivo conservatelo! Se, invece, non riuscite ad aspettarvi il meglio dagli altri e da voi stessi, non disperate. Siete voi che scegliete il vostro atteggiamento e siete voi che potete cambiarlo.


La Risoluzione dei problemi

Chiunque si aspetti di trovarsi la strada spianata incontrerà continuamente delle difficoltà. Un organizzazione missionaria voleva inviare a David Livingstone, missionario in Africa, dei collaboratori. Il Responsabile dell’organizzazione scrisse a Livingstone chiedendogli: “Conosce una buona strada per arrivare da lei? Vorremmo inviarle degli uomini.” La risposta fu: “Se avete uomini disposti a venire solo se sanno di poter percorrere una buona strada, non li voglio. Voglio uomini disposti a venire anche in mancanza di strade.”

Ai problemi si reagisce in modo diverso: rifiutandosi di accettarli, accettandoli per poi sopportarli oppure accettandoli e cercando di migliorare la situazione. Quale sarà la scelta di un leader? Guardate sempre anche al quadro complessivo. Non fatevi sopraffare dalle emozioni o dai dettagli. Gestite un problema alla volta. Eviterete di farvi sopraffare dall’entità dei problemi. E proseguite “di vetta in vetta”: non rinunciate ad un obiettivo fondamentale nei momenti negativi. Se avete evitato i problemi cercateli! Migliorerete solo con l’esperienza.


Le Relazioni

Se volete veramente entrare in relazione, allora dovete:

  1. capire le persone – mettersi nei loro panni
  2. amare le persone – scoprite il loro lato migliore e nutrite verso di loro un interesse sincero
  3. aiutare le persone – focalizzatevi su cosa potete dargli voi, non su cosa potete chiedergli.

Non aspettate di sentirvi pronti. Preparate un piccolo elenco dei piccoli gesti che potrebbero valorizzare gli altri (amici, colleghi, parenti) e cercate di compirne uno ogni giorno.


La Responsabilità

Troppo spesso si focalizza l’attenzione più sui diritti e le rivendicazioni che sulla responsabilità. Il vittimismo alla lunga non paga. Una persona che accetta le responsabilità è una persona che porta a termine il suo lavoro. Chi si limita a fare solo il minimo indispensabile non riuscirà ad esprimere il massimo delle sue potenzialità. Bisogna diventare disponibili a fare tutto ciò che è in nostro potere. Se c’è qualcosa da fare, la fanno. Fissate obiettivi di elevata qualità e la responsabilità scaturirà di conseguenza. La qualità finale di una persona responsabile è la capacità di concludere. Siate produttivi e perseveranti.


La Sicurezza

La competenza non compensa mai l’insicurezza. I leader insicuri:

  1. non offrono sicurezza agli altri – non puoi dare ciò che non hai.
  2. prendono di più rispetto a ciò che danno – sono alla continua ricerca di conferme, riconoscimenti.
  3. limitano continuamente le persone migliori – non riesce a rallegrarsi delle vittorie degli altri.
  4. limitano l’organizzazione di appartenenza – i collaboratori ostacolati, non riconosciuti, smettono di lavorare secondo le loro potenzialità.

I leader sicuri di se non si sentono minacciati dalle persone che intorno a se lavorano bene. Non è arrogante, rispetta se stesso e conosce i propri limiti e le proprie forze. Si adoperano per riunire intorno a se le persone migliori e per farle crescere.


L’Autodisciplina

Stabilite le vostre priorità e rispettatele. Non potete svolgere il vostro compito di leader solo quando siete dell’umore giusto, o quando vi conviene. L’autodisciplina è uno stile di vita. Fatene il vostro obiettivo. Mettete in discussione le autogiustificazioni. Mettete per iscritto ogni motivo che, secondo voi, potrebbe impedirvi di praticare la disciplina. Leggete la lista da cima a fondo e poi sbarazzatevene: sono solo scuse. Se in qualche caso il motivo vi sembra legittimo, trovate una soluzione per superare l’ostacolo. Solo nei momenti di disciplina avete il potere di realizzare i vostri sogni. Eliminate le ricompense fino a quando non abbiate portato a termine un lavoro. Se siete privi di autodisciplina, forse avete l’abitudine di partire dal dolce piuttosto che dalla minestra. Non distogliete l’attenzione dai risultati. La prossima volta che di fronte ad un dovere pensate a cosa vi conviene fare piuttosto che a pagarne il prezzo, cambiate mira. Considerate i benefici che vi derivano dal fare ciò che è giusto e poi tuffatevi.


L’Essere al servizio

“I veri leader sono servitori. Servitori della gente e dei suoi interessi migliori. Per questo motivo non sempre saranno popolari, non sempre forse faranno colpo. Ma poiché i veri leader sono motivati dall’amore piuttosto che dal desiderio di gloria personale, sono disposti a pagarne il prezzo.” – Eugene B. Habecker, scrittore. Tradotto in azioni:

  1. Nella tua “agenda” metti gli altri al primo posto.
  2. Se ti senti troppo importante per metterti al servizio sei un insicuro.
  3. Capire l’esigenza, cogliere l’opportunità e servire senza aspettarsi nulla in cambio.
  4. Non focalizzate l’attenzione sulla vostra classe sociale o sul vostro ruolo.
  5. Non mettevi al servizio per promuovere voi stessi. Il vostro potere dipende dalla profondità del vostro interesse per gli altri.

La Ricettività

Per un leader accontentarsi dello status quo rappresenta un pericolo. Non riposate sugli allori. Il giorno in cui smettete di crescere è il giorno in cui rinunciate a sviluppare le vostre potenzialità. Superate il vostro successo. Se ciò che avete fatto ieri vi sembra ancora magnifico, significa che oggi non avete concluso molto. Rinunciate alle scorciatoie. Nella vita c’è un prezzo da pagare per tutto. Quando desiderate crescere in una particolare area, cercate di capire ce cosa è necessario per raggiungere l’obiettivo e siate disposti a pagarne il prezzo. Mettete da parte l’orgoglio. Per rimanere ricettivi bisogna ammettere di non essere onniscienti. E continuando ad imparare, inevitabilmente commetteremo altri errori. Non è possibile essere allo stesso tempo ricettivi ed orgogliosi. Ma non commettete mai due volte lo stesso errore. Una volta commesso un errore, traete da esso una lezione per voi e poi dimenticatelo.


La Visione

Il futuro appartiene a coloro vedono le possibilità prima che diventino ovvie. La visione è tutto per un leader, è ciò che lo guida. Disegna chiaramente l’obiettivo. Se vi manca la visione, guardate dentro di voi. Attingete ai vostri doni e desideri naturali, fate affidamento sulla vostra vocazione, se ne avete una. E se ancora non riuscite affiancate un leader che ha una visione che fa risuonare qualcosa in voi. La visione si sviluppa dal passato  di una persona e dalla storia delle persone che lo circondano. La vera visione guarda lontano, non si ferma ai risultati individuali e non si limita a dincludere gli altri, ma a valorizzarli. Perseguite nella vita ciò che deriva dalla parte più profonda di voi stessi. Analizzate che cosa incide su di voi a livello istintivo. Chiedetevi:

  • Cosa colpisce il vostro cuore?
  • Cosa vi fa sognare?
  • Cosa vi fa piangere?
  • Cosa vi da energia?

Pensate a cosa vi piacerebbe cambiare nel mondo. Che cosa vedete, nella vostra visione, che non è, ma potrebbe esserlo? Se la visione comincia a prendere forma, o vi sono venute delle idee, scrivetele e discutetene con una persona di cui vi fidate, in grado di guidarvi, e che secondo voi è un buon leader.

______________________________________________

Concludendo

Non assumete queste pagine come un ricettario. Più che una "lista della spesa" deve diventare uno stimolo di riflessione per guardarsi dentro e

scegliere ciò che si vuole diventare.