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Non è semplice giudicare il concreto impatto dello stress nelle situazioni lavorative, tuttavia alcune stime suggeriscono che circa la metà dei giorni lavorativi persi negli Stati Uniti per assenteismo risultano collegati a stati di stress (Elkin e Rosch, 1990). Le caratteristiche del lavoro che sono più facilmente associate con lo stato di stress sono:
- Il rumore eccessivo, che rende molto più difficile la concentrazione e la comunicazione con i colleghi.
- Il sovraccarico lavorativo. Un numero di ore lavorative superiore alle 40 ore settimanali.
- La mancanza del tempo indispensabile per svolgere un compito. Dover quindi lavorare in fretta e in modo poco preciso.
- La scarsa varietà delle attività. Svolgere sempre le stesse mansioni.
- La monotonia delle attività svolte. Le attività vengono eseguite in modo meccanico e senza partecipazione.
- L'insufficienza o la mancanza di un riconoscimento o di una ricompensa per una buona prestazione.
- L'assenza di discrezionalità e di controllo. Quando non è possibile controllare in modo diretto i propri compiti e viene a mancare la possibilità di poterli svolgere nella maniera che si desidera.
- La presenza di eccessive responsabilità.
- L'ambiguità di ruolo. Mancanza di informazioni chiare a proposito delle condotte lavorative da adottare e imprevedibilità delle conseguenze delle proprie attività.
- Il conflitto con i colleghi o con i superiori. Mancanza di accordo con i colleghi di lavoro circa le procedure lavorative e interferenze di ruolo.
- L'insoddisfazione, la mancanza di realizzazione personale. Quando manca, per esempio, la certezza di un lavoro stabile o la possibilità di avanzamento professionale. Oppure non è possibile esprimere il proprio talento e le proprie capacità.
- L'essere oggetto di pregiudizi, minacce, vessazioni. Queste situazioni portano a ciò che viene definito "mobbing".