Stress lavoro correlato

Stress lavoro correlato e benessere organizzativo

Gli effetti dello stress sull'organismo sono stati studiati da moltissimi anni e il dettaglio di tali effetti è venuto aumentando con il progredire della medicina e delle specializzazioni ad essa connessa. Quanto segue vuole essere solo un estratto, anche un pò datato, delle evidenze cliniche e sperimentali dei danni da stress.


Stress e Sistema Nervoso Vegetativo

Il sistema nervoso vegetativo (SNV) è costituito, analogamente al sistema nervoso relazionale con cui è funzionai mente collegato, da una sezione afferente, da una sezione centrale e da una sezione efferente. La sezione centrale comprende alcune strutture con compiti specifici di integrazione della reazione emozionale a livello fisiologico come l'ipotalamo e il sistema limbico, e talune aree corticali. Un aspetto importante del SNV è dato dalla sua capacità di apprendere schemi di reazione nuovi per mezzo di tecniche di condizionamento operante. Questa possibilità, dimostrata sia negli animali che nell'uomo, permette di comprendere le ragioni della elevata specificità della reazione psicofisiologica nell'uomo e fornisce elementi a sostegno di un possibile apprendimento del disturbo psicosomatico.

La risposta neurovegetativa agli stressor coinvolge tutti gli organi e i sistemi dell'organismo secondo uno schema di risposta che è variabile tuttavia da individuo a individuo. Le ragioni di tale variabilità vanno ricercate, oltre che nei meccanismi di apprendimento, anche nell'intervento di fattori di tipo cognitivo e nei rapporti esistenti tra risposte vegetative e risposte comportamentali. Queste variabili influiscono anche sulla possibilità che l'individuo entri in una zona di rischio psicosomatico per l'azione protratta di stressor ad azione particolarmente stimolante sul piano emozionale. L'attivazione del sistema neurovegetativo (arousal) che usualmente ha un significato adattativo, e quindi utile per l'organismo, può in talune circostanze costituire un vero e proprio precursore della malattia somatica.


Stress e Sistema Endocrino

Il sistema neuroendocrino rappresenta il perno dei rapporti tra attivazione emozionale, mediata dal sistema limbico, e attivazione endocrina periferica. Le due sezioni principali del sistema neuroendocrino sono situate nell'ipotalamo e nella midollare del surrene, e la loro attivazione in condizioni di aumentata richiesta prestazionale produce rispettivamente un aumento degli ormoni ipofisari e delle catecolammine circolanti. In particolare, l'attivazione dell'asse ipotalamo-ipofisi-corticosurrene induce un aumento dei tassi plasmatici di 17-0H-corticosteroidi con effetti periferici a livello del metabolismo protidico, glicidico e lipidico. Queste azioni metaboliche hanno lo scopo funzionale di preparare riserve energetiche di pronto impiego e di preparare quindi l'organismo al suo periodo o fase di attività. L'attivazione catecolamminica prodotta dalla stimolazione della midollare del surrene ha invece un'azione prevalente a carico della muscolatura liscia, accanto ad un'azione metabolica meno rilevante, con lo scopo di modificare lo stato funzionale di tutti gli organi e sistemi durante l'esecuzione dell'azione di attacco o di difesa.

Accanto alla attivazione di questi due principali sistemi neuroendocrini ed endocrini, lo stimolo emozionale produce variazioni dei tassi ormonali anche a carico della prolattina, dell'ormone della crescita, delle gonadotropine e del testosterone, degli ormoni tiroidei. In ogni caso, l'attivazione del sistema endocrino si svolge secondo uno schema multi ormonale variabile da individuo a individuo e dipendente da fattori molteplici quali la struttura di personalità, lo stato emozionale attuale, le modalità e le circostanze dello stimolo. Inoltre, va tenuto presente che la risposta dei vari ormoni si svolge con tempi propri che possono interferire con le modalità di risposta degli altri settori del sistema endocrino. Condizioni di attivazione emozionale ed endocrina sostenute da stimolazioni croniche, nei confronti delle quali non possano essere messe in atto opportune strategie di evitamento, possono costituire una fonte di rischio psicosomatico per l'individuo.


Stress e Sistema Immunitario

Il sistema immunitario, nei suoi due compartimenti dell'immunità umorale, caratterizzata dalla presenza di anticorpi circolanti, e dell'immunità cellulare, mediata direttamente dai linfociti, può essere visto come un sistema relazionale caratterizzato da una sezione afferente, da una sezione di elaborazione centrale e da una sezione efferente. Come tale, esso funziona in modo automatico sulla base del programma genetico, ma può essere influenzato sia da esperienze immunitarie successive che da fenomeni più complessi di apprendimento mediati dal sistema nervoso centrale. L'influenza degli stressor, e specialmente di quelli a connotazione emozionale intensa, sul sistema immunitario è dimostrata sia da studi sperimentali condotti su animali che da alcuni studi clinici effettuati sull'uomo. Si è visto infatti che la reattività immunitaria può essere inibita sia in vivo che in vitro dalla situazione di stress, e che tale inibizione può aumentare la suscettibilità alle infezioni negli animali da esperimento, suggerendo la possibilità che analoghi processi si verifichino anche nell'uomo. L'importanza dell'intervento del sistema nervoso centrale nella regolazione dei processi difensivi immunitari è d'altra parte sostenuta dalla presenza di centri ipotalamici, la cui stimolazione o ablazione può nettamente influenzare il decorso della reazione immune.

Un notevole interesse è poi rivestito dallo studio dei possibili meccanismi che mediano i rapporti tra stressor e reazione immunitaria: la scoperta nelle cellule del sistema immunitario di recettori per i mediatori specifici del SNV (noradrenalina e acetilcolina) suggerisce la possibilità di un intervento diretto del sistema neurovegetativo. Inoltre, gli studi condotti con corticosteroidi di sintesi e i dati ricavati dallo studio endocrino dello stress fanno pensare, in certe situazioni di immunodepressione, all'intervento degli ormoni della corteccia surrenale.