Stress lavoro correlato

Stress lavoro correlato e benessere organizzativo

Stress e Sistema Endocrino

Il sistema neuroendocrino rappresenta il perno dei rapporti tra attivazione emozionale, mediata dal sistema limbico, e attivazione endocrina periferica. Le due sezioni principali del sistema neuroendocrino sono situate nell'ipotalamo e nella midollare del surrene, e la loro attivazione in condizioni di aumentata richiesta prestazionale produce rispettivamente un aumento degli ormoni ipofisari e delle catecolammine circolanti. In particolare, l'attivazione dell'asse ipotalamo-ipofisi-corticosurrene induce un aumento dei tassi plasmatici di 17-0H-corticosteroidi con effetti periferici a livello del metabolismo protidico, glicidico e lipidico. Queste azioni metaboliche hanno lo scopo funzionale di preparare riserve energetiche di pronto impiego e di preparare quindi l'organismo al suo periodo o fase di attività. L'attivazione catecolamminica prodotta dalla stimolazione della midollare del surrene ha invece un'azione prevalente a carico della muscolatura liscia, accanto ad un'azione metabolica meno rilevante, con lo scopo di modificare lo stato funzionale di tutti gli organi e sistemi durante l'esecuzione dell'azione di attacco o di difesa.

Accanto alla attivazione di questi due principali sistemi neuroendocrini ed endocrini, lo stimolo emozionale produce variazioni dei tassi ormonali anche a carico della prolattina, dell'ormone della crescita, delle gonadotropine e del testosterone, degli ormoni tiroidei. In ogni caso, l'attivazione del sistema endocrino si svolge secondo uno schema multi ormonale variabile da individuo a individuo e dipendente da fattori molteplici quali la struttura di personalità, lo stato emozionale attuale, le modalità e le circostanze dello stimolo. Inoltre, va tenuto presente che la risposta dei vari ormoni si svolge con tempi propri che possono interferire con le modalità di risposta degli altri settori del sistema endocrino. Condizioni di attivazione emozionale ed endocrina sostenute da stimolazioni croniche, nei confronti delle quali non possano essere messe in atto opportune strategie di evitamento, possono costituire una fonte di rischio psicosomatico per l'individuo.