- Buone pratiche stress lc
- Premessa
- Funzioni dello psicologo
- Livelli di analisi della condizione di stress
- Oggetto di analisi: fattori antecedenti, interventi ed esiti
- la valutazione dei rischi come processo tecnico e organizzativo
- Buone pratiche professionali
- Modello di organizzazione e di gestione della sicurezza
- Tipi di intervento in cui sono coinvolgibili gli psicologi
- Implicazioni e suggerimenti operativi
- Note
- Glossario
- Tutte le pagine
1. PREMESSA
Per quanto la normativa italiana (2) fornisse da tempo specifiche previsioni e disposizioni in materia, il rischio stress lavoro-correlato, risulta ora esplicitato formalmente nell’art.28 del Dlgs. 81/2008, che riprende la definizione delle Parti Sociali a livello europeo approvata in sede di Accordo Interconfederale. Tale risultato risulta allineato con gli orientamenti espressi da tempo dalla Commissione UE “Adattarsi alle trasformazioni del lavoro e della società: una nuova strategia comunitaria per la salute e la sicurezza 2002-2006”, (marzo 2002) e con le indicazioni tecnico-operative dell’Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro di Bilbao. La caratterizzazione multifattoriale del fenomeno dello stress lavoro-correlato e la necessità di diagnosticarlo, analizzarlo nonché di intervenire per ridurlo o eliminarlo con misure appropriate richiedono l’assunzione di un’ottica multidisciplinare e la fattiva collaborazione di un’ampia gamma di categorie professionali implicabili per la specificità del loro contributo professionale. Il presente documento di orientamento per le “buone pratiche” intende essere un utile strumento:
a) per la creazione di un consenso diffuso sulla necessità di attuare gli interventi previsti nel rispetto delle competenze professionali necessarie ad affrontare problematiche di natura psicologica e psicosociale e secondo i principi della qualità, sostenibilità, etica professionale e corrispondenza ai bisogni degli interventi stessi;
b) per lo sviluppo di un dialogo e chiarificazione che consentano allo psicologo di stabilire una comunicazione efficace con tutti gli interlocutori che, per legittime funzioni, hanno responsabilità sui processi di valutazione dello stress lavoro-correlato e sugli interventi correttivi e preventivi che debbono essere attuati. Ciò vale sia a livello aziendale sia a livello sociale più ampio. Pare importante infatti richiamare l’attenzione sulla specificità dei temi connessi allo stress e sulle loro relazioni con il miglioramento della qualità della vita lavorativa, mettendo in evidenza il contributo che può essere fornito solo da una corretta utilizzazione delle conoscenze e delle competenze psicologiche negli ambiti lavorativi;
c) per fornire un quadro di riferimento di massima per i professionisti operanti nel settore della salute e sicurezza lavorativa circa la logica e le metodologie più appropriate che - allo stato attuale delle conoscenze in materia di stress lavoro-correlato - possono essere implementate nei contesti di lavoro per soddisfare quanto previsto dalla normativa e avviare buone pratiche sulle quali costruire progressivamente linee operative sempre più condivise.