Stress lavoro correlato

Stress lavoro correlato e benessere organizzativo

IL SUICIDIO

Per quanto riguarda il tasso di suicidio tra i poliziotti, i dati sono controversi (Hem et al., 2001). In Italia, Cuomo e Mantineo (2001) riportano uno studio comparativo tra la popolazione generale e il personale della Polizia di Stato relativo ai casi di suicidio verificatisi dal 1995 al 2001, che ha consentito di rilevare nel nostro campione un’oscillazione di poco inferiore (nel 1995) e di poco superiore (nel 1997) ai valori della media nazionale.

L’analisi di 77 casi di suicidio rivela che nel 90% dei casi il mezzo utilizzato per l’autosoppressione è la pistola di ordinanza che, come è facilmente comprensibile, rappresenta un importante e immediato strumento distruttivo, per di più ricco di significati non solamente negativi ma anche espressivi non solo di patologica esaltazione eroica in un momento in cui domina la sofferenza, ma anche di frustrazione, di solitudine. In particolare si è evidenziato come, alla base di tali episodi drammatici, si possano rintracciare diverse cause: il rapporto continuo con la violenza, la sofferenza e la morte, la convivenza forzata con i colleghi, il senso di solitudine successivo all’allontanamento forzato dall’ambiente abituale, con conseguente perdita delle proprie sicurezze, ma anche cause esterne alla sfera professionale come le delusioni sentimentali. In Italia nell’anno 2003 sono stati registrati una decina di casi di poliziotti che hanno commesso omicidio (intrafamiliare) oppure suicidio.

In altri Paesi europei come la Germania uno studio di Schmidtke et al. (1999) rileva che il tasso di suicidio tra i poliziotti è leggermente più alto di quello riscontrato nella popolazione generale (25 per 100.000 vs 20 per 100.000). Anche in questo caso, nella maggioranza dei casi il mezzo utilizzato è l’arma da fuoco.

Il suicidio di un poliziotto può avere conseguenze pesanti dal punto di vista psicologico nei colleghi e nei superiori che lo conoscevano. Loo (2001) ha messo in evidenza come in caso di suicidio di un poliziotto sarebbe opportuno mettere in atto un’azione di «postvenzione» (intendendo con questa espressione un intervento di prevenzione terziaria), al fine di fornire supporto emotivo ai colleghi e ai conoscenti del suicida.